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Impresa è imprenditorialità e benessere aziendale

Cosa significa fare impresa oggi?

Imprendere o intraprendere: in che misura sono concetti sinergici?

Il PNRR è stato chiaro al riguardo poiché si pone l’obiettivo di rilanciare l’economia del Paese, di rilanciare le imprese puntando sulla digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

Un modo per rialzarsi dopo due anni devastanti a causa della pandemia.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza…

Ripresa e Resilienza, due concetti fondamentali in un’azienda. Due concetti che la fanno funzionare come un’orchestra.

Riflettiamoci: il concetto di Resilienza conduce inevitabilmente alla voglia di rialzarsi, raggiungere mete importanti; la Ripresa dopo un periodo buio, la luce in fondo al tunnel. Due parole diverse che in realtà hanno in comune tantissimo.

Fare impresa significa fare imprenditorialità ma tutto nell’azienda deve funzionare, i collaboratori devono essere performanti per raggiungere i livelli di produttività richiesti; pertanto, occorre serenità sul posto di lavoro.

Allora ci corre l’obbligo di chiederci:

Quanto influisce il benessere aziendale sulla produttività?

Fila sempre tutto liscio come l’olio o lo scontro è all’ordine del giorno?

Se ti riconosci in queste domande e hai risposto prevalentemente “no” o “male” allora continua a leggere. Se, al contrario, hai dato tutte risposte positive, continua comunque la lettura perché ti sto per guidare in un viaggio alla scoperta del benessere aziendale, il cui segreto non è nient’altro che la felicità dei dipendenti e dei collaboratori.

E ti starai chiedendo, in cosa consiste il benessere aziendale o well-being?

Well-being, che parola difficile!

Non disperare, non è così complesso come sembra. Il well-being aziendale viene comunemente chiamato anche benessere aziendale, così è più facile?

E in cosa consiste il benessere aziendale? Beh, prima di spiegarti questo concetto e scavare a fondo è bene partire dalle basi, dalle radici.

Benessere, riflettiamo su questa parola. Secondo il vocabolario Treccani, si tratta di uno stato felice di salute, di forze fisiche e morali. Come possiamo applicare, quindi, questo concetto di benessere in azienda?

Per benessere aziendale si intende il benessere fisico, psicologico e sociale dei dipendenti di un’azienda. Di conseguenza, dipende dalla capacità di un’organizzazione di promuovere iniziative che possano garantire la serenità dei lavoratori e delle lavoratrici.

Perché questo concetto del benessere è tornato così prepotentemente alla ribalta?

Perché i riflettori sono puntati sul benessere aziendale?

Perché alla base di una imprenditorialità sana è strategico che il benessere regni sovrano?

Anche qui occorre fare un passo indietro e analizzare quanto accaduto nelle varie aziende in questi ultimi anni.

Great Resignation: un fenomeno che ha raggiunto anche l’Italia

La Great Resignation, in italiano “grandi dimissioni”, è un termine coniato da Anthony Klotz, professore di Management all’Università del Texas. Il professor Klotz fu il primo a parlare di questo fenomeno a maggio del 2021: si tratta di un boom di dimissioni volontarie che ha colto impreparate il 75% delle aziende. La Great Resignation è arrivata anche in Italia, infatti, soltanto tra aprile e novembre 2021, il Ministero del Lavoro ha rilevato un aumento del 23,2% di dimissioni, soprattutto tra gli under 30 della Generazione Z.

Questo cosa sta a significare?

In poche parole, sono tanti i dipendenti delle aziende, soprattutto tra i più giovani, che decidono di lasciare il posto di lavoro pur di raggiungere benessere e serenità mentale.

Perché accade questo?

I fattori possono essere molti, ne cito qualcuno: stress, poco equilibrio tra vita professionale e personale, clima teso in azienda, rapporto burrascoso con i datori di lavoro.

Se vi sembra poco tutto questo…

E allora, ecco come tutto si ricollega, come una ragnatela con tutti i suoi fili!

Il benessere aziendale, la risposta a tante domande

Possiamo quindi finalmente tornare al punto focale del nostro discorso: il benessere aziendale. Sembra un concetto utopistico, me ne rendo conto. Siamo abituati a pensare alle aziende come a dei luoghi in cui regna il caos, c’è un’alta conflittualità tra colleghi e si detesta il capo, dove non c’è senso di appartenenza, dove non c’è produttività e c’è solo tanto disinteresse e mancanza di responsabilità.

Ma siamo sicuri che sia davvero così?

Ammetto che in alcune aziende accade, e qui potrei aprire una parentesi infinita di storie vere e racconti accaduti in questi 20 anni di coaching in azienda, altrimenti non si spiegherebbe quest’ondata di dimissioni volontarie!

Non sempre però è così e, alla luce di questi nuovi modelli, il benessere aziendale è diventato il focus di lavoratori e aziende. Si tratta di una vera e propria sfida che, secondo gli esperti, non è fatta solo di benefit ma di una vera rivoluzione del modello aziendale.

Antonio Panico, founder di Business Coaching Italia e vincitore del premio internazionale “Business Coach dell’anno” di ‘CEO Today management consulting awards’ del 2021, ha le idee ben chiare: “Nel nostro Paese, al momento, mancano le competenze manageriali in grado di far fronte a sfide sempre più stringenti e cruciali, su tutte quella del benessere aziendale. Spesso si tende a pensare che i benefit più comuni siano sufficienti ad arginare mancanze spesso strutturali, ma non è così”.

Ed è davvero così!

Molti degli imprenditori che i coach aiutano nelle loro aziende sperimentano problematiche comuni, che spesso si ripercuotono proprio sul well-being del lavoratore.

Continua Panico, infatti: “Mentre molti degli imprenditori con cui lavoro lamentano una scarsa produttività dei dipendenti, i lavoratori mettono in luce una realtà differente. Spesso il malessere nell’ambiente professionale, infatti, nasce dalla poca chiarezza di obiettivi e modalità di lavoro”.

Sta tutto in queste parole. Non scandalizziamoci se poi i lavoratori scappano a gambe levate da alcune aziende!

Per la personale esperienza il malessere viene dichiarato nella sessione individuale di coaching, poi si creano il piano di riserva, quello che chiamo piano B) e poi lasciano quello che definiscono “il posto NON ideale di lavoro”

Questo aspetto diventa più evidente quando le aziende sono in crisi e le problematiche emergono maggiormente; il rischio è quello di lavorare tanto ottenendo poco, aumentando il clima di frustrazione generale che non giova lavoratori e dirigenti, a manager e a direttori

Un clima di frustrazione, stress, preoccupazioni e paure possono portare al cosiddetto burnout ovvero una sindrome provocata dallo stress cronico vissuto sul posto di lavoro.

Ma allora perché vivere nella costante paura di non arrivare? Di non riuscire a fare?

Il burnout è un vero e proprio esaurimento dettato dalle condizioni di lavoro ed è proprio quando viene a mancare il benessere aziendale che aumentano le probabilità di incappare in questa sindrome.

Allora, se questa è la definizione proviamo a immaginare che la “sindrome da stress” non sia più esclusiva delle professioni d’aiuto, ma probabile in qualsiasi organizzazione di lavoro.

Quanti manager soffrono?

Quanti manager e imprenditori e professionisti – fuori dalle professioni di aiuto – vivono quotidianamente un altalenarsi di emozioni?

Quanti – fuori dalle professioni di aiuto – hanno necessità di adattamento a nuove persone, nuovi contatti, nuovi clienti, nuove relazioni?

Fortunatamente le cose stanno cambiando e sempre più aziende si sono accorte di dover cambiare rotta per raggiungere il benessere e rendere più produttiva tutta la macchina aziendale.

Pensa a un’orchestra… Se tutti non fossero coordinati nel seguire lo spartito musicale, la melodia si trasformerebbe in un frastuono. Così è l’azienda.

Parole d’ordine? Efficacia, efficienza, energia e organizzazione!

E allora cosa fare?

Come scacciare la negatività?

Come rendere più produttiva l’azienda?

Come fare impresa?

Le parole d’ordine sono efficacia, efficienza, energia e organizzazione: e sono tutte collegate tra loro!

Eh sì, per rendere un’azienda efficace ed efficiente e parlare di imprenditorialità sana e di clima aziendale sereno occorrono riconoscimento dei ruoli, delle competenze e sistema premiante laddove la produttività sia concreta e performante. Non si può navigare nell’incertezza, navigare a vista, ma occorrono leadership consapevole, comunicativa e regole chiare. Tutti i ruoli e compiti affidati devono essere precisi, chiari e trasparenti.

Una volta iniziato, non riuscirai più a smettere, parola di coach!

L’azienda non è solo un luogo fisico, produzione, prodotti e macchinari; bisogna vederla come una rete di emozioni e sensazioni, vissuti e vicende, entusiasmi e delusioni.

Benessere, quindi, è un concetto che sta ritornando pian piano alla sua importanza originaria poiché può essere finalmente riempito di una dimensione concreta.

Il benessere racchiude molteplici aspetti come la capacità di vivere in pieno le proprie potenzialità, liberare le energie, essere creativi. Tuttavia, è anche la possibilità di sviluppare le proprie qualità vitali e ampliarle.

Dunque, il benessere è un modo innovativo di guardare al funzionamento della persona intera. Ricordate l’orchestra citata prima…

Scrivono su Psicologi Italia: “Il punto centrale non è dunque l’attività lavorativa di per sé o il tempo, la durata della giornata di lavoro, se il lavoro è poco o è molto, ma piuttosto riguarda le modalità con le quali si svolge l’attività lavorativa. Se, infatti, si conservano le capacità di lavorare in modo morbido, non agitato, non ossessivo, non furioso o rabbioso, non preoccupato, non tensivo, si accumula molto meno stress e si ottengono risultati di gran lunga migliori”.

Da dove arriva il benessere aziendale? Da un team preparato che si sente adeguato rispetto al ruolo; da un team che abbia una forte motivazione e che crede nell’autoefficacia.

Impresa è imprenditorialità e benessere aziendale!

Proprio per tutti questi motivi, è bene rivolgersi a esperti del settore come coach e formatori/formatrici, così da essere più sereni e performanti in ambito lavorativo.

Formazione e coaching per triplicare efficacia, efficienza, energia. Coaching, azioni, strategie e opportunità per il tuo benessere.

Come raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i risultati che ti aspetti?

Come riuscire a triplicare il tuo potere?

Chiedere aiuto non è mai sbagliato!

Se desideri comprendere cosa e come puoi fare per realizzare i tuoi progetti di vita professionale info@tizianaiozzi.it perché affidarsi ad una coach che da quasi 30 anni si occupa di imprenditorialità femminile, che si rivolge prevalentemente ma non esclusivamente al magico mondo delle donne, all’Universo femminile può darti innumerevoli vantaggi:

  • velocizzare
  • comprendere cosa è più strategico
  • capire come fare per mettere in campo le strategie utili

Quando nel 2018 ho scritto il mio primo libro Benessere Donna 300% come life coach e facilitatrice del Benessere e ho ideato il “metodo 3E: triplica il tuo potere personale con efficacia, efficienza, energia pensavo proprio a come fare per aiutare i coachee e semplificar loro la vita. Ho ideato un metodo semplice e pratico per aiutare le donne che desiderano “trovare la rotta”. E non è tutto!

Se non lo hai ancora letto:

Benessere Donna 300% | Facebook

Lo stesso obiettivo l’ho perseguito quando ho scritto a 13 mani anche Amati o Amàti questione di accento: un libro che narra l’Amore e che ci spiega che quello che viviamo non accade solo a noi. Un libro realizzato con 12 donne meravigliose sorelle di viaggio e dedicato a tutti coloro che credono che creare rete sia la vera forza di un progetto vincente e che la parola d’ordine che muove il mondo sia l’Amore. Un libro che contiene così tante storie diverse l’una dall’altra che arricchiscono la vita di tutti di esperienze, che trasferiscono modelli di vita a cui ispirarsi a dai quali trarre insegnamenti.

Se non lo hai ancora letto:

https://www.masciulliedizioni.com/prodotto/amati-o-amati/

 

Ma torniamo al benessere e andiamo verso l’efficacia, l’efficienza e l’energia e chiediamoci: “Quali sono i vantaggi di ricorrere al coaching e alla formazione e come queste due attività così vicine ma così lontane si integrano con il benessere aziendale?”

Sia la formazione che il coaching possono supportarti a:

  • Rendere possibile e realizzabile il tuo obiettivo di vita personale e professionale;
  • Crearti aggiornamento finalizzato ai tuoi obiettivi di business;
  • Sostenerti nell’acquisire tecniche e strategie per sviluppare le tue potenzialità;
  • Metterti nella condizione di acquisire una profonda consapevolezza e nella condizione oggettiva di come affrontare superare qualsiasi sfida;
  • Condurti a riconoscere la tua unicità e il tuo valore;
  • Condurti a migliorare le tue strategie di comunicazione e di azione;
  • Valorizzarti e renderti protagonista del tuo successo.

I vantaggi del coaching e della formazione, quindi, sono innumerevoli e fin qui ne abbiamo descritti davvero pochi. Vuoi conoscerli?

Desideri un affiancamento concreto per sistematizzare il tuo business?

Desideri farti affiancare nel trovare le strategie online e offline per rendere la tua azienda, la tua immagine e il tuo brand performante?

Desideri creare un modello di marketing adatto al tuo brand?

Desideri focalizzarti sulla tua una meta specifica e non hai gli strumenti e le tecniche per farlo?

Hai bisogno di farti affiancare da una coach per indirizzare i tuoi obiettivi di vita personali e professionali, organizzare la tua azienda e formare il tuo personale?

Se ti risultasse complesso e impegnativo mettere giù un progetto di impresa o di vita professionale e lavorativa, ma lo desideri da tanto allora scrivi a info@tizianaiozzi.it per la tua sessione di coaching gratuita oppure per un appuntamento nel mio studio di Pescara a Corso Manthonè, 62

Chiama +39 335 6408456

L’imprenditorialità e il benessere sono da salvaguardare, sono un connubio perfetto, dove c’è una imprenditorialità sana, c’è un clima aziendale favorevole e c’è benessere.