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Strategie per il tuo personal branding

La funzione dei social network

Come fare per farti notare dagli altri e far vedere la tua personal voice?

Cosa significa fare personal branding con i social?

Per saper fare questo occorre conoscere il significato di personal branding.

Ma cosa potrà significare questa parola apparentemente complessa?

Significa valorizzare le proprie esperienze e competenze in modo concreto e strategico con l’obiettivo di generare business. Attenzione, però! Non bisogna necessariamente diventare famosi o influencer, l’importante è il risultato ottenuto.

Quale? Ti starai chiedendo. Riuscire a raccontarti e valorizzare le tue competenze ed esperienze per generare business, contatti e clienti. I like sono un mezzo per arrivare ad un fine, non è di importanza primaria e non dobbiamo basarci solo su questo strumento.

C’è davvero molto altro! È la tua storia, quello che riesci a trasmettere a chi ti segue, la cosa più importante.

Su cosa puntare? Te stesso/a!

Perché farlo? Perché alla gente piace “sapere” la tua storia, ama le storie.

Perché piacciono le storie? Perché raccontano il “viaggio dell’eroe”, perché nelle storie ciascuno ha qualcosa in cui rispecchiarsi.

Comportarsi con fiducia verso sé stessi è un passo fondamentale per trasmettere a chi ti segue il tuo valore.

Per fare branding e per farlo bene cosa bisogna aver chiaro?

Per esempio, il talento, i tuoi punti di forza, la tua unica proposizione di valore ma attenzione attenzione! Mostrare il fianco e uscire allo scoperto con i tuoi punti deboli può avvicinare, può aiutare a farti vedere fragile, autentico/a e vero/a.

E poi? Il tuo target persona ovvero chi vuoi “raggiungere e convertire”.

Cosa significa raggiungere e convertire?

“Raggiungere” il tuo potenziale cliente che poi è il “tuo cliente ideale”.

“Convertire”?

Non preoccuparti, convertire non è una cosa negativa! Significa portare nel tuo piccolo mondo quante più persone possibili. Significa farti conoscere e apprezzare in tutta la tua essenza. Significa trasformare il cliente che hai raggiunto in cliente effettivo.

  • Chi sei?
  • Dove vuoi arrivare?
  • A quali persone vuoi rivolgerti?

Sono queste le domande da farti per iniziare a porre le basi per posizionare il tuo brand come punto di partenza. La tua voce interiore ti parla e ti conduce a farti le domande giuste per capire bene chi sei, cosa vuoi fare e come vuoi posizionarti.

Non funziona nulla se non hai chiari questi punti chiave.

… Errori da evitare quando si fa branding!

      • Agire in modo poco etico e irresponsabile: puoi fare ciò che vuoi con il tuo brand, raccontare competenze che non hai, puoi venderti come esperto/a del settore e non esserlo, ma ricordati sempre che l’ERRORE SI PAGA. E ricorda, non c’è niente di peggio di un feedback distruttivo da parte di un cliente! Fondamentale, quindi, è seguire l’etica, la morale, e questo vuol dire non improvvisarsi esperti del settore quando in realtà non lo si è.
      • Non mettere mai il profitto davanti agli interessi dei clienti, si rischia di pagare l’errore. Non è eticamente corretto promettere più di quanto in realtà si sia in grado di mantenere. La poca professionalità viene a galla in un modo o nell’altro.
      • Ricorda sempre: una cattiva reputazione distrugge gli affari nell’arco di poco tempo. Le recensioni da parte del cliente sono una componente essenziale per comprendere il valore del tuo lavoro e se ti stai muovendo verso la direzione giusta.
      • Inattività. Le persone si dimenticano di te e smetti di essere Top of mind.

     

    Questo perché?

    Costruire il proprio brand non è semplice: non esplode il successo in 10 giorni, o in 6 mesi.

    Ci vuole molto tempo e costanza per poter costruire il proprio profilo online e il proprio brand, non è di certo una cosa immediata e che esplode nell’arco di alcuni giorni.

    Ci vuole tempo, fiducia, è come un percorso. Costruire il tuo brand da zero è come innaffiare quotidianamente una piantina.

    Non puoi pretendere di diventare professionista del settore, affermato/a e riconosciuto/a, in pochissimo tempo perché non sarebbe affatto possibile. Solo il tempo ci dirà se stai andando verso la direzione giusta, con la massima fiducia e autorevolezza.

    Una volta affermato/a, le competenze acquisite vanno confermate giorno dopo giorno, vanno curate, vanno accudite e vanno accolte per te e per chi ti sceglierà.

    Il lavoro continuativo, la perseveranza e la coerenza sono componenti fondamentali per lavorare bene, posizionarsi e farsi percepire di valore e far percepire la tua UVP, la tua proposta unica di valore.

     In che modo i social contribuiscono al tuo brand?

    Innanzitutto, è utile e strategico definire in quali social essere presenti.

    Meglio Facebook?

    Meglio Instagram?

    WhatsApp per le comunicazioni?

    Meglio fare un account TikTok?

    Meglio essere su Linkedin?

    Bisogna partire da un’analisi per cercare di comprendere al meglio quale social più si adatta al nostro brand.

    In primo luogo, bisogna porsi delle domande:

    Dove sono i miei clienti?

    Quanto tempo ho a disposizione?

    Quante risorse e quanti soldi a disposizione?

    Per quanto tempo i miei clienti si soffermano su un social?

    Bisogna tenere conto di tutti questi fattori, di queste variabili. Inoltre, bisogna definire il target per capire verso chi vuoi rivolgerti.

    Dove sono i miei clienti e potenziali clienti?

    Se non hai molto tempo a disposizione, non ha senso essere presenti su ogni social network, bisogna concentrarsi sul social prioritario della tua attività.

    È molto bello essere ovunque, ma quanto tempo e risorse creative hai effettivamente?

    Il budget è un fattore molto importante perché ti mostra anche i limiti e come far partire la tua attività. Serve budget soprattutto se si parte da zero e non hai una base follower adeguata.

    Il discorso sui social è sempre lo stesso: concentrarsi sul social prioritario per l’attività avviata.

    Quando scegli Facebook?

    Scegli Facebook se il tuo target non è propriamente giovane, se la tua attività è B2B ovvero Business-to-business. Tuttavia, Facebook è il social giusto anche se la tua attività è prevalentemente B2C ovvero Business to Consumer che indica le relazioni commerciali che intercorrono tra azienda e consumatore.

    Quando scegli Instagram?

    Scegli Instagram se il target è giovanissimo oppure vendi prodotti, offri servizi che abbiano un buon impatto visuale. Inoltre, Instagram è il social giusto se hai la possibilità di generare buon materiale video/immagini originale.

    Quando scegli Tik Tok?

    Scegli Tik Tok se il target è giovanissimo e il personal brand si sposa con la piattaforma, quindi video di un minuto al massimo, challenge, balletti.

    E Twitter?

    Scegli Twitter se lavori nel mondo del digitale, giornalismo, politica tv. Quest’ultimo è un social molto immediato, i caratteri per scrivere sono limitati pertanto bisogna avere una grande capacità di sintesi e che al tempo stesso catturi l’attenzione del pubblico o potenziale cliente.

    E LinkedIn?

    Scegli LinkedIn se lavori nel B2B e se in generale vuoi mostrarti professionale. Questo social, infatti, può essere un riferimento per chi vuole saperne di più su di te in ambito lavorativo.

    Ci sono comunque altri social da seguire come YouTube e Twitch. In base alle tue competenze e in base all’attività che vuoi lanciare ci sono dei social più specifici.

    LA COSA PIÙ IMPORTANTE DA SAPERE, A PRESCINDERE DAI SOCIAL UTILIZZATI PER LA TUA ATTIVITÀ, È CHE È MEGLIO NON AVERE UN SOCIAL PIUTTOSTO DI AVERNE UNO ABBANDONATO O NON CURATO.

    Come impostare una strategia efficace? La figura del Social Media Manager

    Per comprendere al meglio come impostare una strategia efficace, occorre necessariamente fare chiarezza su una figura professionale inizialmente non riconosciuta e apprezzata: il social media manager.

    Questa è una figura che si è affermata nel corso del tempo e ad oggi è di fondamentale importanza.

    Ma chi è un social media manager?

    Di cosa si occupa?

    Il social media manager cura la presenza di un progetto professionale sui social network. I canali possono essere quelli di un’azienda, di un libero professionista o di una realtà no profit: il lavoro non è legato al generare profitti direttamente, ma al raggiungere degli obiettivi e degli indicatori chiave di performance specifici.

    Come posso raccontarmi e differenziarmi?

    Bisogna puntare sulle tue forze, inoltre, i contenuti che produci devono avere un SENSO per il tuo cliente.

    Per impostare una buona strategia di Personal Branding sui social bisogna puntare sui propri UVP, le Unique Value Proposition, ovvero benefici che il tuo prodotto/servizio offre, dei problemi che risolve ai tuoi clienti e soprattutto di ciò che ti distingue dai competitor. È tutto ciò che ti contraddistingue dai numerosi competitor diretti e indiretti ed è ciò che viene in mente ai tuoi clienti quando pensano al tuo brand.

    La UVP risponde alle seguenti domande:

    • Perché dovrei sceglierti?
    • Cosa ti differenzia dai tuoi concorrenti?
    • Cosa ti rende unico?
    • In che modo risolvi i problemi dei tuoi clienti?

    Per costruire il tuo brand sui social occorre partire da un Social Media Plan che deve rispettare ed esaltare la tua natura, i tuoi punti di forza, non forzarli!

    È necessario differenziare Competenze, Esperienze e Personalità: tutti fattori fondamentali per la creazione del proprio brand.

    Non dimenticare: il cliente ha sempre ragione!

    Bisogna coinvolgere i propri clienti: chiedere a loro, avere un feedback da parte loro!

    Sai cosa ti rende unico?

    Sai cosa ti rende speciale?

    Sai perché ti scelgono?

    CHIEDERE NON È SBAGLIATO ANZI!

    Come ti descrivono i clienti?

    Cosa apprezzano di più del tuo lavoro e di te?

    Qual è il feedback che ricevi più spesso?

    Come vieni descritto nelle recensioni?

    I feedback da parte dei clienti sono fondamentali per capire dove si sta dirigendo il tuo lavoro.

    Una volta che hai chiaro chi sei, a questo punto puoi andare a definire la tua personalità e la voce del tuo brand.

    Come definire la tua personalità: le parole rispecchiano l’anima del tuo brand!

    Per creare un brand di successo è necessario quindi creare la tua personalità, definirla, e una social voice. È necessario trovare la propria voce adatta al tuo posizionamento.

    Come fare?

    In primis utilizzare una word-cloud ovvero una serie di parole che esprimono la tua personalità.

    Cos’è la voce del tuo brand? È un po’ la tua personalità, quello che ti rende unico.

    Come ti esprimi? Ricorda che quello che sei offline devi portarlo anche online.

    Bisogna scegliere una voce coerente a chi sei, alla tua personalità. Non bisogna inventare nulla, devi essere te stesso. Ciò che sei lo devi riflettere anche nei social, in modo coerente.

    SCEGLI BENE CHI VUOI ESSERE E COME VUOI ESSERE RAPPRESENTATO/A.

    Quali novità sono rilevanti per il mio cliente tipo?

    In quali valori credi?

    Cosa fai concretamente per rendere il mondo un posto migliore?

    Cosa fai nel tuo tempo libero?

    Raccontarti è molto importante perché aiuta ad avere una percezione di te stesso/a.

    Racconta il tuo lavoro soprattutto se hai l’opportunità di essere costantemente a contatto con i tuoi progetti, con i clienti.

    Racconta e umanizza il tuo lavoro.

    Bisogna stimolare l’interesse e mostrare realmente con chi lavori e che risultati ottieni: questo è il modo migliore per valorizzare ciò che sei e ciò che fai.

    Bisogna raccontare e vivere ciò che fai, non parlarne in modo superficiale, in modo piatto.

    Ok, ma quindi come devo indicizzare i miei post sui social?

    Qualcuno potrebbe chiedere: Ma quanto deve essere lungo il post?

    Dipende: nei post di attività commerciale si consiglia di farli brevi perché non hanno un grande risalto; quando si parla di personal branding, le regole sono completamente diverse perché alle persone piace ascoltare il racconto.

    Se hai qualcosa che vale la pena leggere, se sei bravo/a a scriverlo, le persone lo leggono con attenzione.

    Il problema è il coinvolgimento, non di certo la lunghezza del post.

    Una cosa importante da fare è raccontare i tuoi progetti.

    Bisogna condividere con le persone che ti leggono il successo.

    Non devi raccontare i tuoi progetti in modo superficiale e distaccato ma coinvolgere chi ti legge, dare uno scopo a ciò che stanno leggendo le persone.

    Un’altra cosa che devi imparare a fare è allegare le testimonianze del tuo lavoro.

    Fai parlare i fatti, usa i testimonial per dimostrare che sei bravo/a e competente. Bisogna stimolare chi ti segue all’azione.

    Utilizzare le stories, le live, coinvolgere il pubblico tramite quiz, testimonianze, rendili attivi!

    Utilizza link, ottimi per portare traffico, immagini adattabili ad ogni device; live, Stories, Reel.

    Il segreto? Testa ciò che sui social funziona meglio e attira l’attenzione!

    Quanto pubblicare? In linea generale 2/3 volte a settimana perché è meglio pubblicare meno ma in modo interessante. Le stories, circa 3 o 4 al giorno perché durano 24 ore.

    Devi inoltre definire i tuoi template quindi:

    • La palette del tuo brand: precisa e coerente;
    • Il Logo: non deve essere enorme, basta una firma che ti possa far riconoscere dai clienti;
    • Il font che utilizzerai: al massimo due o tre per renderti riconoscibile;
    • Crea poi dei template, dei modelli per le rubriche: blog, frasi, webinar gratuiti.

    Cosa deve esserci in un template?

    COERENZA

    PRECISIONE

    COORDINAZIONE

    RICONOSCIBILITÀ

    Quali sono i migliori strumenti gratuiti per definire i tuoi template?

    FREEDLY, CANVA, BUFFER, POSTPICKR, MAILCHIMP, TRELLO, STORRITO… E sono solo alcuni degli strumenti utili! Usiamo al meglio le potenzialità del web.

    Quali i vantaggi di ricorrere alla formazione e al coaching per definire le strategie per il tuo brand?

    • Può supportarti ed affiancarti per rendere possibile e realizzabile il tuo obiettivo di vita personale e professionale,
    • Può sostenerti nell’acquisire tecniche e strategie per sviluppare le tue potenzialità,
    • Può metterti nella condizione di acquisire una profonda consapevolezza di come affrontare qualsiasi sfida,
    • Può condurti a riconoscere la tua unicità e il tuo valore,
    • Può condurti a migliorare le tue strategie di comunicazione e di azione.

    I vantaggi del coaching sono innumerevoli

    Vuoi conoscerli?

    Hai bisogno di aiuto?

    Hai bisogno di capire in che direzione andare?

    Hai bisogno di sapere come fare?

    Hai bisogno di farti affiancare da una coach per comprendere i tuoi obiettivi di vita personali e professionali?

    Per esempio, se non hai competenze specifiche nel neuromarketing, nelle vendite, nel social media marketing, nel copywriting, nel blogging, nel time management, nelle strategie online e offline non esitare a scrivermi per una sessione di coaching gratuita in cui andremo insieme ad individuare le tue esigenze specifiche di formazione e aggiornamento

    Se invece hai un’azienda e desideri trovare il tuo posizionamento, vuoi farti coadiuvare nelle strategie online e di social media marketing allora puoi rivolgerti alla agenzia di comunicazione e pubblicità YES-WEB di Pescara di cui curo e creo strategie di comunicazione finalizzate agli obiettivi aziendali, come PR, DIGITAL STRATEGIST & COMMUNICATION MANAGER

    Se invece desideri comprendere cosa e come puoi fare per realizzare i tuoi progetti di vita professionale info@tizianaiozzi.it perché affidarsi ad una coach che da quasi 30 anni si occupa di imprenditorialità femminile, che si rivolge prevalentemente ma non esclusivamente al magico mondo delle donne, all’Universo femminile può darti innumerevoli vantaggi

    • velocizzare
    • comprendere cosa è più strategico
    • capire come fare per mettere in campo le strategie utili

    Quando nel 2018 ho scritto il mio primo libro Benessere Donna 300% come life coach e facilitatrice del Benessere e ho ideato il “metodo 3E: triplica il tuo potere personale con efficacia, efficienza, energia” pensavo proprio a come fare per aiutare i coachee e semplificar loro la vita. Ho ideato un metodo semplice e pratico per aiutare le donne che desiderano “trovare la rotta”. E non è tutto!

    Lo stesso obiettivo l’ho perseguito quando ho scritto a 13 mani anche Amati o Amàti questione di accento: un libro che narra l’Amore e che ci spiega che quello che viviamo non accade solo a noi. Un libro realizzato con 12 donne meravigliose, sorelle di viaggio, e dedicato a tutti coloro che credono che creare rete sia la vera forza di un progetto vincente e che la parola d’ordine che muove il mondo sia l’Amore. Un libro che contiene così tante storie diverse l’una dall’altra che arricchiscono la vita di tutti di esperienze, che trasferiscono modelli di vita a cui ispirarsi a dai quali trarre insegnamenti.