Business, autoefficacia, felicità: tre parole che apparentemente non c’entrano nulla ma messe insieme ti regalano il mondo.
Quante volte nei blog passati ti ho parlato di business e di come fare un business di successo?
Business come imprenditorialità, ma come è possibile avere un business di successo? Approfondito il tema dell’autoefficacia nel blog di settembre, la domanda è stata: “Felicità verso autoefficacia o autoefficacia verso felicità? Perché creare business di successo ci rende felici?”.
Ormai conosci bene il segreto, in azienda e nella formazione aziendale contano gli obiettivi, i risultati e avere sempre chiaro ciò che si desidera. Alla base di ogni strategia ci sono obiettivi chiari, risorse presenti e future e una programmazione su cosa e su come fare.
Ma tutto questo ci rende felici?
Partiamo dal presupposto che un business di successo nasce dalla convinzione che è utile e strategico crederci, avere il “mindset” vincente ed essere orientati ai risultati.
Una prospettiva nuova, una prospettiva concreta e reale che ci fa comprendere il perché fare business di successo ci rende felici, il tutto con il prezioso aiuto di una parolina magica: l’Autoefficacia.
Quali sono tutti gli step per un business di successo? Ne hanno parlato e approfondito intere letterature, ma a volte, rileggerlo in un’altra prospettiva può chiarire quel “tassello” mancante, può restituirci un altro punto di vista prezioso per scoprirlo.
L’Autoefficacia: l’ingrediente segreto per il tuo business di successo
Quando una persona dice che se vogliamo raggiungere risultati non basta il desiderio ardente o la capacità di visualizzare è perché entrambi, non solo non sono sufficienti, ma sono influenzati dall’autoefficacia.
Albert Bandura, pioniere della teoria dell’apprendimento sociale, ha studiato per molto tempo l’efficacia come elemento chiave per l’analisi dell’ ”agentività umana”. Infatti, ha dimostrato nei suoi studi che le persone che non si sentono in grado di raggiungere un traguardo, non si impegnano nemmeno ad agire e a mettere in atto le azioni minime per raggiungere quel risultato; e nel caso in cui si cimentassero perché obbligati, mollerebbero alle prime difficoltà. A volte perché hanno un indice referenziale esterno troppo alto e credono in quello che viene detto loro, dipendono dal giudizio dell’altro e non si fidano delle loro capacità; a volte perché le loro convinzioni si sono consolidate da una serie di esperienze fallimentari per cui credono di non esserne capaci; altre volte si nascondono dietro futili scuse e non iniziano neanche.
Allora proviamo a farci queste domande:
- Cosa faresti per raggiungere i tuoi traguardi?
- Cosa saresti dispost@ a fare per realizzare i tuoi sogni?
Per Bandura, le stesse persone sono in grado di sopportare grandi e lunghi sforzi e grandi periodi di sofferenza e di sacrificio pur di raggiungere i traguardi prefissati. Quindi la famosa resilienza di cui si parla è in relazione all’autoefficacia.
Bandura, infatti, dice che: “Le probabilità di successo in un progetto di vita non dipendono dalle competenze o dalle risorse di partenza, né dalla storia pregressa, né tantomeno dal desiderio; le probabilità di successo dipendono dalle convinzioni di autoefficacia”.
L’autoefficacia, dunque, è definita dall’autore come l’insieme delle convinzioni che ti e ci portano ad essere capace di portare a termine un obiettivo con successo.
Ti faccio il più classico degli esempi: quante volte ti è capitato di vederti bell@ allo specchio? E quante volte invece brutt@? Quante volte, invece, ti sei autoconvint@ di essere superman o superwoman?
È quindi provato che il ragazzino bruttino, ma CONVINTO di essere bello e di conquistare tutte le donne, ha più probabilità di successo con le donne del ragazzino di bella presenza ma INSICURO DAL PUNTO DI VISTA DELL’AUTOEFFICACIA.
Questo è un esempio che può sembrarti banale, ma pensaci, quante volte accade sul posto di lavoro?
Se vediamo un collega che “se la tira” cadiamo in soggezione, se abbiamo accanto una persona con una forte leadership ci immobilizziamo e pensiamo di non essere all’altezza.
Nei progetti di vita e nel business, per esempio, i venditori di maggior successo sono le persone che si sentono convinte di poter avere successo, più delle persone che magari sono competenti ma esitano perché non sono convinte, perché non hanno il mindset del vincente.
Quella forza interiore che ti fa dire: “Io posso!”
Bandura parla della visione ottimistica, quella che viene chiamata “la capacità di vedere, la visualizzazione”. Un concetto da molti non condiviso, forse anacronistico ma chiediamoci:
Questo cosa vuol dire?
Le persone sane, i riformatori sociali, gli innovatori e le persone di successo si credono più capaci di quanto lo siano in realtà e questo, invece di risultare un problema, li porta ad ottenere effettivamente le cose che non erano alla loro portata inizialmente.
Perché accade questo?
L’autoefficacia predispone all’apprendimento, predispone all’apertura e all’accoglienza e ci aiuta ad imparare dagli errori commessi in passato, e farne tesoro.
Sei una persona auto efficace convinta di poter raggiungere un traguardo? Tuttavia, non hai le competenze per farlo? Benissimo, parti da quella forza interiore che ti fa dire “Io posso!”, impara dai tuoi errori, creati una progettualità a breve, medio e lungo termine e vedrai che le competenze le acquisirai con il tempo e l’esperienza.
Prova a fare questo piccolo esperimento: guardati allo specchio e dì “Io posso!”.
“Io posso ricevere quella promozione”, “Io posso organizzare il viaggio che ho sempre sognato”, “Io posso avviare un’attività”. TU PUOI. E se puoi il cervello si attiverà per fare in modo che si costruisca, che nasca un progetto di base che diventa un’ancòra per raggiungere il risultato. Distante dal concetto “Yes, you can” e basta. Ma vicino a “Credo che una mentalità strategica porti a una pianificazione fatta di piccoli step”
In tutta questa progettualità, i concetto di autostima si collega all’autoefficacia?
L’autoefficacia e l’autostima sono due concetti completamente differenti perché l’autostima è un giudizio di valore. Chi ha autostima dice “Io valgo!”, riconosce il proprio talento, le proprie potenzialità.
Invece, chi è autoefficace dice “Io posso!”, dunque, si può essere autoefficaci anche avendo una bassa autostima.
Cosa influenza l’autoefficacia? L’autoefficacia influenza:
- motivazione e resilienza;
- le relazioni con gli altri;
- la consapevolezza di sé;
- la maggiore capacità immaginifica;
- il concetto di visualizzazione: questo è un argomento trattato anche da Antonio Panico, founder di Business Coaching Italia e vincitore del premio internazionale “Business Coach dell’anno” di ‘CEO Today management consulting awards’ del 2021 e del 2022;
- dà e crea la predisposizione all’apprendimento;
- consente di determinare migliori obiettivi, mete e pianificazioni;
- aumenta, essendo un principio cognitivo, tutte le capacità cognitive, tra cui problem solving, decision making e le azioni.
Quando ti dico che l’autoefficacia è il motore del tuo successo, devi crederci!
L’autoefficacia è influenzata da:
- la persuasione, cioè l’attività di comunicazione che gli altri fanno con te e che può essere positiva o negativa;
- gli stati emotivi e fisiologici ovvero alti e bassi toni emotivi;
- l’esperienza vicaria cioè la conoscenza di modelli e strategie vincenti;
- l’esperienza di successo ovvero l’aver fatto qualcosa bene.
Molto spesso l’autoefficacia può essere influenzata negativamente da questi fattori importanti e determinanti.
Ti faccio un esempio concreto con una serie di domande.
Quante volte ti è capitato di parlare con persone che ti hanno scoraggiato?
O ancora, quante volte ti sei sentito giù emotivamente?
Quante volte hai utilizzato modelli perdenti oppure hai intrapreso un progetto senza una strategia?
Tutti questi fattori esterni inibiscono l’autoefficacia perché creano distorsioni al tuo dialogo interiore.
Ricordi il blog di agosto?
ciò che pensiamo, attraiamo!
L’autoefficacia è come un funambolo, l’equilibrio è tutto. È facile virare da una parte o all’altra, i fattori esterni negativi sono all’ordine del giorno. Ma come ti ho detto prima? Tu puoi! Anzi, tu devi!
Come fare?
Come lavorare su questi fattori?
Quali sono gli step per un business di successo?
Gli obiettivi per un business di successo (ma in generale, per una VITA di successo) sono:
- attrarre persuasione positiva ed eliminare quella negativa;
- concentrarsi su stati emotivi positivi ed eliminare motivazioni che abbassano il tono emotivo;
- basarsi su informazioni corrette ed eliminare dati falsi e ignoranza;
- raccogliere le esperienze di successo.
Nella categoria della persuasione negativa rientrano quelle persone che anche involontariamente non credono in te, fanno di tutto per buttarti giù. Antonio Panico in un articolo molto interessante e in un suo video parla proprio di come riconoscere e trattare i persuasori che ti frenano nel business. Purtroppo, o per fortuna, è molto facile circondarsi di persone che provano a limitarti invece di spronarti nella tua attività.
Come riconoscerli? Come contrastarli?
Le decisioni che prendi sono FATTI non OPINIONI di ALTRI.
Non ha senso ascoltare e farsi influenzare dai pareri negativi altrui. Il problema fondamentale di molte persone, e probabilmente anche il tuo problema se sei arrivato a leggere fin qui, è quello di farsi invalidare, persuadere negativamente. Il persuasore negativo è colui o colei che tenta di “sabotare” i tuoi progetti, che ti dice: “Dai cosa devi fare? Chi te lo fa fare? Sai quanti pericoli ci sono dietro l’angolo? Non ce la farai mai” e così via.
Anche le tue convinzioni personali spesso sono cattive consigliere. Quante volte, alzandoti al mattino e prendendo il caffè ti sei detto: “Non ci riuscirò mai”, “Forse dovrei mollare”, “Sta andando tutto male”? Prova a fare un check-in di te stesso, studiati, analizzati, sii razionale e lucido. E ancora, migliora te stesso, aggiornati e solo con dati reali alla mano non cadrai più nella trappola.
Tra le esperienze vicarie negative rientrano la cultura popolare, le informazioni false, le informazioni alterate, tutto ciò che contraddistingue l’ignoranza. E come si combatte l’ignoranza? Studia, aggiornati, migliora te stesso, ascolta gli esperti.
Gli insuccessi giocano un ruolo fondamentale nell’inibizione dell’autoefficacia: fallimenti accumulati, i gradienti troppo ripidi e la mancanza di pianificazione. Come vedi, tutti fattori collegati tra loro. Col giusto gradiente e con esercizi pratici si può raggiungere qualsiasi competenza e capacità.
Ti occorre pazienza, determinazione, devi allontanare tutto ciò che inibisce l’autoefficacia, devi allontanare tutto ciò che può essere tossico per te.
Non sai come fare?
Non sai da dove partire?
Chiedere aiuto non è mai sbagliato!
Se desideri comprendere cosa e come puoi fare per realizzare i tuoi progetti di vita professionale info@tizianaiozzi.it perché affidarsi ad una coach che da quasi 30 anni si occupa di imprenditorialità femminile, che si rivolge prevalentemente ma non esclusivamente al magico mondo delle donne, all’Universo femminile può darti innumerevoli vantaggi:
- velocizzare
- comprendere cosa è più strategico per TE
- capire come fare per scoprire ed utilizzare le strategie indispensabili
Quando nel 2018 ho scritto il mio primo libro Benessere Donna 300% come life coach e facilitatrice del Benessere e ho ideato il “METODO 3E: TRIPLICA IL TUO POTERE PERSONALE CON EFFICACIA, EFFICIENZA, ENERGIA” pensavo proprio a come fare per aiutare i coachee e semplificar loro la vita. Ho ideato un metodo semplice e pratico per aiutare prevalentemente le donne che desiderano “trovare la rotta”. E non è tutto!
Se non lo hai ancora letto:
Benessere Donna 300% | Facebook e qui puoi contattarmi in privato e ti invierò copia del libro.
Ma torniamo al benessere e andiamo verso l’efficacia, l’efficienza e l’energia e chiediamoci: “Quali sono i vantaggi di ricorrere al coaching e alla formazione e come queste due attività così vicine ma così lontane si integrano con il metodo delle 3E, ti consentono di riconoscere e farti riconoscere la tua Leadership, ti conducono verso l’autoefficacia e favoriscono il successo del tuo business?”
E allora qualsiasi sia la risposta alla domanda Felicità verso autoefficacia o autoefficacia verso felicità? Ricorda che sia la formazione che il coaching possono supportarti a:
- Rendere possibile e realizzabile il tuo obiettivo di vita personale e professionale;
- Crearti aggiornamento finalizzato ai tuoi obiettivi di business;
- Sostenerti nell’acquisire tecniche e strategie per sviluppare le tue potenzialità;
- Metterti nella condizione di acquisire una profonda consapevolezza e nella condizione oggettiva di come affrontare superare qualsiasi sfida;
- Condurti a riconoscere la tua unicità e il tuo valore;
- Condurti a migliorare le tue strategie di comunicazione e di azione;
- Valorizzarti e renderti protagonista del tuo successo.
I vantaggi del coaching e della formazione, quindi, sono innumerevoli e fin qui ne abbiamo descritti davvero pochi. Vuoi anche TU creare un business di successo ed essere felice?
Hai bisogno di farti affiancare da una coach per indirizzare i tuoi obiettivi di vita personali e professionali, organizzare la tua azienda e formare il tuo personale?
Se ti risultasse complesso e impegnativo mettere giù un progetto di impresa o di vita professionale e lavorativa, ma lo desideri da tanto allora scrivi a info@tizianaiozzi.it per la tua sessione di coaching gratuita oppure per un appuntamento nel mio studio di Pescara a Corso Manthonè, 62
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