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Parole senza senso

Parole senza senso

Parole senza senso

Charles Caleb Cotton scrisse “Nessuno ama i segreti quanto chi non intende custodirli“. 

Le leggi della parola stabiliscono in quali casi è opportuno o meno riportare ad altri informazioni di cui si è venuti a conoscenza… E sapete perché? Perché la ComunicAzione è una dote reale che si acquisisce, si affina e ci si allena!!! Altrimenti anche da grandi continueremo a giocare al TELEFONO SENZA FILI consapevolmente o inconsapevolmente… Si, proprio così.
Durante il corso sull’assertività si approfondisce molto il tema dei bisogni impliciti.

Cosa sono i bisogni impliciti?

Si tratta dei nostri bisogni più profondi, quelli che non riusciamo a dichiarare neanche a noi stessi: autoaffermazione, libertà, autostima, fiducia, onestà, sicurezza, accettazione, affidabilità, amicizia, tolleranza, coerenza, amore… ed ecco qui far capolino la parola AMORE.

Poi ci sono i cosiddetti bisogni essenziali quali il sostegno e i contatti sociali, il senso di controllo, l’ottimismo, la prevedibilità, lo scopo e il significato.

Cosa significa tutto ciò?
Cosa ha a che fare tutto ciò con la comunicazione e, soprattutto, con il “telefono senza fili”, con la distorsione delle informazioni?

È presto detto.
Se l’uomo non ha contezza dei propri bisogni impliciti, se non si ferma a comprendere quale pezzo del puzzle della sua vita manca per completare il quadro, se non si sente accettato dalle amicizie, se non ha il controllo della propria vita ma vive in balia degli altri, delle situazioni e delle apparenze, se non riceve sufficiente sostegno dalla famiglia, dagli amici e dalle persone che gli vivono accanto, se non sente fino in fondo il senso di appartenenza, se non si circonda di un sano e proficuo ottimismo, se vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, se avverte insoddisfazione nella sua vita e prova un certo senso di invidia nella vita “degli altri”, la sua comunicazione sarà rivolta verso obiettivi nascosti, qualsiasi parola sarà travisata, sarà “filtrata” da occhi e orecchi insoddisfatti e tutto intorno a sé, dalla informazione più banale a quella più profonda, sarà interpretata, ingigantita e distorta con filtri “malati” o “danneggiati”… ed ecco che il TELEFONO SENZA FILI viene innescato.

Chi riceve l’informazione distorta riceve un’offesa, se non ha contezza dei suoi bisogni impliciti vive l’informazione in maniera personale, chi è artefice del telefono senza fili “gode” del meccanismo perverso innescato e tutti i rapporti vanno a rotoli. In questo meccanismo perverso cosa può aiutarci?

Solo l’AMORE, la comprensione e la consapevolezza dei nostri bisogni insoddisfatti… se non l’avete ancora fatto riconoscete i vostri bisogni, prendetene contezza e se li riconoscete “chiedete loro l’amicizia… come si fa su Facebook” e vedrete come la vostra vita e quella di coloro che vi stanno vicini può cambiare in meglio.

Buona vita a tutti e ricordate sempre che Comunicare fa rima con…amare.
Grazie sempre dei vostri innumerevoli consensi!!!