Oggi parlerò di un argomento che sta particolarmente a cuore a tanti, che ormai tratto con profitto da qualche tempo, che mi restituisce ottimi feedback e che accolgo con favore parlandone nei diversi workshop, meeting, convegni, sessioni di coaching one to one. Sei già curioso vero? E allora bando alle ciance e passiamo al dunque.
La leadership è un argomento caro a molti e spesso si fa una gran confusione sulla terminologia e sulla realtà. Il leader deve essere autoritario, autorevole, carismatico, comprensivo, sì ne abbiamo sempre sentito tante. Ma come deve comportarsi davvero il “capo d’azienda” oppure il “capo di un team”?
La risposta, o meglio la non-risposta, è DIPENDE!
Dipende da cosa?
Dalle situazioni che abbiamo, dal contesto e da altre numerose variabili. Ma iniziamo il nostro viaggio ora.
La leadership situazionale è un modello sviluppato da Kenneth Blanchard e Paul Hersey negli anni ’70, e si basa sull’idea che un leader efficace debba adattare il proprio stile di leadership in base al livello di maturità dei suoi collaboratori.
In questa piccola definizione abbiamo già il primo concetto importante, cioè il livello di maturità.
Cos’è il livello di maturità del collaboratore?
Il livello di maturità di un collaboratore è la sua capacità e disponibilità a svolgere un compito e si compone di due dimensioni fondamentali:
- La competenza: cioè tutte quelle abilità e le conoscenze necessarie per svolgere i compiti nel miglior modo possibile
- La fiducia: la convinzione di poter svolgere il compito con successo.
In base a queste due dimensioni, i collaboratori vengono – esemplificativamente – collocati in quattro livelli di maturità:
D1 – Bassa competenza, bassa fiducia:
D2 – Bassa competenza, alta fiducia:
D3 – Alta competenza, bassa fiducia:
D4 – Alta competenza, alta fiducia:
È importante sottolineare che il livello di maturità di un collaboratore può variare in base al compito specifico. Ad esempio, un collaboratore può avere un’alta maturità per un compito che ha svolto molte volte, ma una bassa maturità per un compito nuovo o verso il quale non si sente avere una alta propensione..
Il leader efficace
Dopo aver compreso quali sono e come si compongono queste quattro dimensioni fondamentali, puoi intuire che a ogni dimensione dovrà corrispondere il giusto comportamento del leader, in modo da esaltare, correggere o aiutare il collaboratore a dare il meglio. Il leader perciò deve essere in grado di valutare il livello di maturità dei suoi collaboratori e adattare il proprio stile di leadership di conseguenza. Questo può essere fatto utilizzando una varietà di strumenti che Tiziana Iozzi Academy da consolidata esperienza utilizzo e che ho deciso di condividere in questo blog:
- Osservazione: osservare il collaboratore mentre svolge il compito.
- Colloqui: discutere con il collaboratore del suo livello di comfort e fiducia.
- Valutazioni: utilizzare strumenti di valutazione formali per valutare le competenze e le conoscenze del collaboratore.
Adattando il corretto stile di leadership al livello di maturità dei collaboratori, il team leader può creare un ambiente di lavoro in cui i collaboratori si sentono motivati, impegnati e produttivi, aumentando le performance di Business e migliorando il benessere.
Stili di leadership
Blanchard e Hersey identificano perciò quattro stili di azioni di leadership da usare in base alle dimensioni che ritroveremo tra i nostri collaboratori. Ricordi? Le abbiamo viste appena sopra.
- Dirigere: alto orientamento al compito, basso orientamento alle relazioni. Il leader fornisce istruzioni chiare e supervisiona da vicino il lavoro del collaboratore.
- Istruire: alto orientamento al compito e alle relazioni. Il leader fornisce istruzioni e spiegazioni, incoraggia il feedback e supporta il collaboratore nello sviluppo delle sue competenze.
- Sostenere: basso orientamento al compito, alto orientamento alle relazioni. Il leader facilita la collaborazione, offre supporto emotivo e delega compiti.
- Delegare: basso orientamento al compito e alle relazioni. Il leader concede al collaboratore autonomia e responsabilità per il compito.
Adattare lo stile di leadership
Ora abbiamo tutti gli elementi per poter intervenire da veri leader nelle azioni dei nostri collaboratori e del nostro team.
Il leader, lo abbiamo visto, può scegliere di adattare il proprio stile di leadership in base al livello di maturità dei suoi collaboratori.
Tiziana Iozzi Academy riporta e suggerisce di adottare quanto riassunto nella qui di seguito
Chiaro che non l’ho creata ed ideata io ma gli stili di leadership consigliati per ogni combinazione di dimensione di competenza e di fiducia, se e quando contestualizzate, funzionano!
LIVELLO | COMPETENZA | FIDUCIA | STILE DI LEADERSHIP |
D1 | bassa | bassa | DIRIGERE |
D2 | bassa | alta | ISTRUIRE |
D3 | alta | bassa | SOSTENERE |
D4 | alta | alta | DELEGARE |
Vantaggi della leadership situazionale
La leadership situazionale offre naturalmente diversi vantaggi. Per prima cosa migliora la motivazione e l’impegno dei collaboratori che si sentono sempre più motivati e impegnati quando il leader adatta il proprio stile alle loro esigenze; aumenta la produttività e riduce il turnover. I collaboratori che si sentono valorizzati e supportati sono meno propensi a lasciare l’azienda e a accettare con più serenità le sfide del lavoro, aumentando e migliorando le performance aziendali e migliorando sensibilmente il benessere lavorativo di tutte le persone coinvolte nell’azienda.
Gestione delle performance e benessere
La leadership situazionale, perciò ,si integra con la gestione del personale in diversi modi:
- Valutazione dei collaboratori: la gestione del personale fornisce strumenti e metodi per valutare il livello di maturità dei collaboratori, in termini di competenza e fiducia. Queste informazioni sono essenziali per il leader per adattare il proprio stile di leadership in modo efficace.
- Sviluppo dei collaboratori: offrire programmi e attività per lo sviluppo dei collaboratori, aiutandoli a migliorare le loro competenze e la loro fiducia. Questo può aumentare il livello di maturità dei collaboratori e consentire al leader di delegare loro maggiori responsabilità.
- Feedback e coaching: incoraggiare il leader a fornire feedback e coaching ai propri collaboratori. Questo può aiutare i collaboratori a migliorare le loro prestazioni e a raggiungere il loro pieno potenziale.
- Comunicazione: sottolineare l’importanza di una comunicazione efficace tra il leader e i suoi collaboratori. Questo è essenziale per costruire relazioni di fiducia e per garantire che i collaboratori comprendano le aspettative del leader.
In sintesi, la leadership situazionale e la gestione del personale lavorano insieme per creare un ambiente di lavoro in cui i collaboratori sono motivati, impegnati e produttivi e più sicuri delle loro possibilità. Tutto questo si traduce in ambienti lavorativi più sereni, amichevoli, estremamente costruttivi, di mutuo aiuto e impregnati di quel benessere che permette di migliorare la qualità della vita lavorativa e la passione per il lavoro. E’ sempre lo stesso mantra benessere e business, business e benessere.
Cosa hai imparato e cosa fare ora
La leadership situazionale è uno strumento prezioso per te, leader che desideri massimizzare il potenziale dei tuoi collaboratori e raggiungere quel binomio che ormai ti sto raccontando da tempo, il successo e il benessere aziendale. Adattando il giusto stile di leadership in base al livello di maturità dei tuoi collaboratori, noterai immediatamente le differenze, partendo da un ambiente di lavoro più sereno sino a un aumento della produttività e la riduzione dello stress che ne consegue. Ora so che te lo stai chiedendo, ma io, posso adottare questo stile nella mia azienda? Beh, naturalmente la risposta è un sì convinto.
Come posso migliorare le performance del mio Business?
Sicuramente questo tipo di organizzazione e leadership deve essere incentivato e educato. Per questo Tiziana Iozzi Academy, insieme a diversi partner, organizza dei seminari per spiegare questo metodo, e come utilizzarlo per aumentare le famose 2B di benessere e business. In questi corsi potrai apprendere questo metodo, farti consigliare per adattarlo al tuo tipo di Business e collaboratori e iniziare a gestire in maniera moderna e funzionale il tuo lavoro. In questo modo noterai subito il miglioramento del profitto e il benessere sia dei collaboratori, ma soprattutto tuo, visto che sarai in grado di fare un’analisi precisa dei tuoi collaboratori e non sprecare più tempo ed energia. Oggi ti voglio dare un’altra parola chiave EFFICIENZA.
Come raggiungere la più totale efficienza?
Lo so, sembra quasi un’utopia, ma ti assicuro che non è così. Se vuoi conoscere un punto di vista diverso, se vuoi portare la tua azienda a guardare il futuro, e vuoi renderla davvero efficiente sotto ogni punto di vista, scrivi a info@tizianaiozzi.it per la tua sessione di coaching gratuita oppure ti aspetto nel mio studio di Pescara in Corso Manthonè, 62 dove da 30 anni organizzo corsi e ho creato con Tiziana Iozzi Academy percorso formativi indirizzati alle tue performance aziendali.
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