Marketing 5.0: ma davvero siamo arrivati fin qui?
Abbiamo messo il cinque, lo abbiamo definito come ultima frontiera del marketing e stiamo vivendo una rivoluzione senza pari e con tempi estremamente ravvicinati.
Quindi si parla di una nuova rivoluzione, ma quali sono le zone di luce e ombre sul Marketing 5.0?
In che modo l’Intelligenza artificiale – con un super algoritmo – conosce le nostre abitudini meglio del nostro migliore amico?
E come mai, appena pensi a un viaggio in una località specifica, inizi a vedere ovunque offerte di voli proprio per quella località?
Ecco, benvenuto nel mondo del Marketing 5.0, l’ultima frontiera del promuoversi, quella che unisce tecnologia e umanità, dati e emozioni, intelligenza artificiale e bisogni reali. Un mondo affascinante, ma che a volte potrebbe risultare un po’ inquietante, e che, parola di Tiziana Iozzi, vale la pena conoscere da vicino.
Che cos’è davvero il Marketing 5.0?
Abbiamo già accennato nel precedente articolo da dove nasce questa definizione, e usando le parole di Philip Kotler, padre fondatore del marketing moderno, il Marketing 5.0 è l’uso di tecnologie avanzate per creare valore per il cliente, mantenendo al centro l’essere umano.
Un concetto ambizioso, e ben spiegato nel suo libro Marketing 5.0: Technology for Humanity (2021), scritto insieme a Kartajaya e Setiawan.
Ma attenzione, considerare il Marketing 5.0 come mera tecnologia, automazione e una corsa alla digitalizzazione sfrenata, sarebbe un grande errore. E allora, di cosa parliamo?
Questo nuovo paradigma è una visione olistica che mette insieme vari elementi trasversali tra loro, come l’intelligenza artificiale, i big data, l’internet of things (IoT), le blockchain, la realtà aumentata e virtuale e il machine learning, tutto pensato per rincorrere un obiettivo ambizioso e restituire ogni sorta di vantaggi:
- capire meglio le persone, cosa cercano, cosa desiderano, cosa richiedono;
- creare esperienze su misura per ciascuna richiesta;
- avere un impatto positivo sul mondo del lavoro nell’accelerazione di processi e procedure.
Ma come funziona tutto questo… nella vita vera?
Siamo esseri umani pensati, razionali e concreti, e soprattutto vogliamo risultati. Perciò so che ti stai facendo questa domanda, se nella tua mente il dubbio dell’utilità di questo paradigma inizia a farsi strada, sicuramente starai già pensando a come poterlo utilizzare per il tuo business.
Sei curioso? Allora ti propongo qualche esempio facile e concreto:
- Personalizzazione estrema
Entri su un e-commerce di scarpe. Dopo due click, il sito ti propone esattamente quel modello di sneakers che cercavi da settimane.
Come fa? Un algoritmo analizza il tuo comportamento, incrocia i tuoi interessi, e ti propone la scarpa perfetta per te in quel momento. E sono sicura che questa informazione ce l’hai già, ma forse non sapevi che questa è un’azione di marketing predittivo.
- Chatbot intelligenti
Hai mai parlato con un’assistenza clienti a un orario notturno o dopo la chiusura di uffici e negozi, ricevendo risposte immediate e precise? Probabilmente stai dialogando con un AI conversazionale, programmata per risolvere problemi, rispondere con tono umano e aiutarti davvero.
- Marketing etico e sostenibile
Sempre più brand abbracciano cause sociali e ambientali. Non solo per fare bella figura, ma perché oggi il consumatore vuole sapere se l’azienda in cui investe soldi rispetta l’ambiente, tratta bene i lavoratori, supporta la comunità, e quindi, se il suo business è etico e rispetta il benessere di tutti.
E questo è marketing?
Sì, eccome, parola di Tiziana Iozzi Academy. Tutto questo è storytelling, reputazione, scelta valoriale, connessione profonda con il cliente, capacità predittiva dei trend, strategie di vendita innovative, e tutto ciò che può rendere desiderabile il prodotto o il servizio che stai promuovendo. E tutto questo può, e deve, avvenire in tempo reale, grazie alle nuove tecnologie e l’introduzione sempre maggiore di strumenti AI nelle nostre organizzazioni e attività. Queste, oltre a ciò che abbiamo appena descritto, ci permettono di ottimizzare i tempi dei processi, crearne di nuovi e conseguentemente ridurre i costi di gestione, oltre a performare il business e creare maggior benessere per noi e i collaboratori.
Infatti, grazie alla sua natura sia umanocentrica sia tecnologica, il nuovo marketing aiuta a comprendere non solo i clienti, ma anche i dipendenti e i collaboratori. Con strumenti digitali, analisi predittive e approcci personalizzati, è possibile creare esperienze coinvolgenti che rafforzano relazioni interne, migliorano la comunicazione e valorizzano competenze e talenti. E questa analisi si può tradurre in attività che possono rafforzare la coesione interna e, sempre per non dimenticarci che parliamo di marketing, aumentare la nostra brand reputation nella società e tra i nostri clienti e fornitori.
E’ arrivato il momento di:
- allenare la mentalità strategica,
- rafforzare il senso di appartenenza
- promuovere il benessere relazionale e organizzativo
- unire il marketing alle relazioni
- scoprire come e cosa fare per rendere sempre più performante il “prompt” di avvio di un risultato o di una ricerca
- generare valore umano, professionale e sociale.
Ma… attenzione!
Il Marketing 5.0 non è magia, e non è per tutti chiavi in mano. Richiede formazione, visione strategica, strumenti adeguati e una profonda consapevolezza di chi è il cliente. Se usato con consapevolezza e senso critico i vantaggi sono numerosi:
- esperienze personalizzate
- efficienza aumentata nelle strategie di vendita,
- feedback in tempo reale,
- adattamenti immediati in base ai dati raccolti.
Tutto ciò porta ad avere sempre più una comunicazione bidirezionale, empatica, umana che, se sfruttata bene e unita al valore del nostro prodotto o servizio, porta a una crescita sostenibile e costante, non solo numerica ma anche etica.
E i rischi?
Una cosa che ho sempre messo al primo posto nella mia esperienza trentennale è la totale sincerità, la profonda coerenza e la trasparenza. E darei una informazione incompleta e, probabilmente poco rispondente alla realtà, a dire che questo nuovo modello è esente da rischi oppure è una soluzione definitiva per tutti. Perché? Perché l’AI è comunque un prodotto dell’ingegno umano e questa, come le sue applicazioni, possono avere rischi che dobbiamo essere in grado di prevedere e risolvere.
- Uno dei primi rischi del marketing 5.0 è il sovraccarico informativo, cioè l’eccesso di informazioni che vengono condivise col potenziale cliente; inoltre, se si abusa dell’automazione rischiamo una perdita di autenticità e empatia.
- Questi modelli sono caratterizzati da una rapida velocità nel raccogliere e processare dati, che al contempo portano a una obsolescenza rapida: quello che funziona oggi, domani potrebbe non bastare o addirittura essere controproducente.
- Se diminuiscono le informazioni, i big data si trasforma di colpo in small data e gli algoritmi diminuirebbero i dati utili per poter restituire le risposte alle nostre richieste.
Fai attenzione alla privacy
Infine, ma non in ultimo c’è un aspetto molto importante da considerare. In un mondo sempre più connesso, dove diamo i nostri dati in pasto al web, la tutela della privacy è fondamentale e, le attività commerciali e i servizi, devono essere estremamente attenti a proteggere quelli dei clienti. Nel contesto del Marketing 5.0, dove l’esperienza del cliente è altamente personalizzata grazie all’uso di AI e Big Data, la protezione dei dati personali diventa un pilastro fondamentale. Le aziende oggi raccolgono, analizzano e utilizzano enormi quantità di informazioni per creare strategie su misura, ma è essenziale farlo in modo etico e trasparente.
Come?
Innanzitutto rispettando le normative vigenti come il GDPR, informando chiaramente gli utenti su come vengono usati i loro dati e chiedendo consensi espliciti. In secondo luogo, è importante adottare sistemi di sicurezza avanzati: crittografia, accessi protetti, aggiornamenti costanti e formazione interna.
Ma c’è di più: nel Marketing 5.0, proteggere i dati significa anche costruire fiducia. Un cliente che si sente al sicuro è un cliente che resta, perciò trasparenza, responsabilità e attenzione alla privacy diventano parte integrante dell’identità di brand. Vero è che “la tecnologia deve servire le persone, non invaderle. E la sicurezza dei dati non è solo un obbligo, è un vantaggio competitivo” e costituisce etica e morale.
Ora, abbiamo compreso che questo nuovo approccio al marketing 5.0 ha sicuramente una serie di vantaggi
- è veloce,
- è intrigante
- è preciso – quando e se le domande sono ben rivolte,
- é personalizzabile,
- non è esente da rischi
- va studiato attentamente.
Come tutti i nuovi approcci va capito a fondo e devi valutare se è la soluzione giusta per il tuo business.
Se accogliere il Marketing 5.0 significa farsi coadiuvare e sostenere dall’AI, affidarsi e farsi affiancare da esperti per performare il proprio business equivale a farsi affiancare da una trainer con 35 anni di esperienza, da un Coaching indirizzato a modelli e procedure consolidate, come Tiziana Iozzi Academy, diventa fondamentale per scegliere l’approccio di Marketing che più valorizza il tuo brand, accresce il tuo business e migliora, non solo la tua reputazione, ma il benessere e la fiducia dei tuoi clienti e dei tuoi collaboratori.
Se vuoi conoscere la soluzione di marketing strategico performante per la tua azienda scrivi a info@tizianaiozzi.it per la tua sessione di coaching gratuita oppure per un appuntamento nel mio studio di Pescara a Corso Manthonè, 62 dove da oltre 30 anni organizzo corsi e ho creato con Tiziana Iozzi Academy percorsi formativi indirizzati alle tue performance aziendali, al tuo benessere e al tuo business.
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