Il marketing – oggi – è davvero una storia in evoluzione?
Ti sei mai chiesto da dove arriva tutta la pubblicità che ogni giorno radio, TV, social ci propongono?
Già, è vero!
Ė proprio una di quelle domande senza tempo, che sembra facile, ma alla fine ci lascia con dubbi e perplessità. Perchè?
Perchè da un lato abbiamo le nostre conoscenze e le nostre convinzioni su come si fa marketing oggi, dall’altro non abbiamo sufficienti competenze al punto che ci affidiamo a “così fan tutti”, ma con quali risultati? A volte lontani o – se ci va bene – diversi da quelli attesi.
Se è vero che la pubblicità è la rappresentazione del nostro prodotto, del nostro servizio, per essere funzionale deve legarsi a una strategia marketing efficace e a una operatività che funzioni, che porti audience e che – ci si auspica – converta.
Perciò, più marketing equivarrà a più pubblicità?
Non è detto, e non è sempre così.
Dubbi amletici che solo la storia può aiutarci a comprendere e a dare risposte e, chissà, aprire uno spiraglio alle soluzioni.
Dopo questa introduzione, però, una seconda domanda è quasi obbligatoria: ma il marketing, realmente, che cos’è?
Ho avuto modo di trattare l’argomento in un altro blog che ha avuto, tra l’altro, un discreto successo.
Il marketing è una disciplina in continua evoluzione, che si è trasformata nel corso degli anni per adattarsi ai cambiamenti del mercato, della tecnologia e dei consumatori. La storia di questa disciplina parte da lontano, e possiamo iniziare a considerarla dai primi del ‘900, quando l’idea predominante è quella di un buon prodotto si vende da solo, e si protrae sino ai giorni nostri, sino a questo nuovo paradigma che si sta configurando e stiamo vivendo, caratterizzato dalle AI che, grazie anche alle esperienze pregresse e alle migliaia di dati a disposizione, ci stanno aprendo nuovi modelli di lettura, di azione e di strategie
Come abbiamo anticipato, ai primordi di questa disciplina, le aziende si concentrano sulla produzione di massa per ridurre i costi e aumentare l’efficienza. Il marketing, in questa fase, non ha ancora una funzione centrale, in quanto la domanda supera l’offerta e i consumatori acquistano ciò che è disponibile sul mercato.
Negli anni successivi, quelli che vanno dal 1920 al 1950, con l’aumento della concorrenza e della produzione, le aziende si rendono conto che non basta più produrre, ma bisogna anche convincere i clienti ad acquistare il proprio prodotto. Nasce così un orientamento alla vendita più aggressivo, con tecniche di persuasione e pubblicità massiva.
Ma fu solo nel trentennio segnato dalla guerra fredda e dalla crescita economica costante, cioè dal 1950 al 1980 che, con la diffusione della televisione e l’aumento della concorrenza, le aziende iniziano a comprendere che il successo non dipende solo dalla vendita, ma anche dalla comprensione dei bisogni del consumatore. Nasce il concetto di marketing moderno, che oggi Tiziana Iozzi Academy ti farà conoscere nella sua evoluzione.
Possiamo individuare 4 momenti caratterizzanti nella storia del marketing, che si orientano sempre verso paradigmi crescenti e i bisogni della società, viaggiando comunque strettamente collegati alle evoluzioni e novità tecnologiche.
L’evoluzione del marketing
Negli anni ‘70 – anni che hanno anticipato il boom economico – l’orientamento era esclusivamente al prodotto, e si basava sull’idea che, “se questo è di alta qualità, si venderà da solo”, senza necessità di strategie di marketing avanzate. Le aziende focalizzate su questo approccio investivano principalmente in ricerca e sviluppo, miglioravano le caratteristiche tecniche e innovazione, con minor attenzione alle esigenze specifiche dei clienti. I vantaggi includono un’alta qualità del prodotto, innovazione e possibilità di leadership di settore. Tuttavia, c’erano limiti significativi, se vogliamo ad oggi impensabili e cioè il rischio di non soddisfare i reali bisogni del mercato, le difficoltà nel differenziarsi dalla concorrenza e la minore adattabilità ai cambiamenti della domanda.
Tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90 c’è stata una inversione di tendenza tant’è che l’orientamento si è spostato tutto al cliente. Si è accolto un approccio di marketing incentrato sulla soddisfazione delle esigenze e dei desideri dei consumatori. Le aziende che adottavano questa strategia analizzavano il mercato, raccoglievano dati sui clienti e personalizzavano prodotti e servizi per offrire un valore superiore. Questo modello si basava su tre principi fondamentali: comprendere il cliente, creare relazioni a lungo termine e adattare continuamente l’offerta in base ai feedback. L’obiettivo non era solo vendere, ma fidelizzare il cliente, aumentando la sua soddisfazione e il valore del brand. I vantaggi includevano maggiore fedeltà, migliori risultati di vendita e un vantaggio competitivo sostenibile. Tuttavia, richiedevano investimenti in analisi di mercato, e strategie di personalizzazione ottimizzate.
Alla fine del secolo scorso, e parliamo degli anni ‘90, l’orientamento si è spostata alla relazione, basandosi sulla creazione di legami duraturi con i clienti, puntando sulla fidelizzazione piuttosto che sulla semplice vendita. Questo approccio mirava a sviluppare una relazione di fiducia attraverso un servizio personalizzato, una comunicazione continua e la creazione di valore a lungo termine. Le strategie chiave includevano programmi fedeltà, CRM di alta qualità e marketing esperienziale. L’obiettivo era trasformare i clienti in ambassador del brand, aumentando la loro soddisfazione e il passaparola positivo. I vantaggi erano una maggiore retention, una migliore percezione del brand e una crescita sostenibile nel tempo. Tuttavia, questo approccio richiedeva investimenti costanti, anche in assistenza clienti, e personalizzazione dell’esperienza.
Ed eccoci ai nostri giorni in cui il marketing digitale ha stravolto tutti gli equilibri.
Ci troviamo davanti a un approccio che sfrutta Internet e le tecnologie digitali per raggiungere e coinvolgere i clienti in modo efficace e misurabile. A differenza del marketing tradizionale, permette un’interazione diretta con il pubblico attraverso social media, motori di ricerca, email marketing e contenuti personalizzati. Le strategie principali includono SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), SEM (pubblicità online), content marketing, influencer marketing e automazione del marketing.
Oggi – più che in ogni altro periodo storico – l’analisi dei dati gioca un ruolo cruciale, permettendo alle aziende di adattare rapidamente le campagne in base al comportamento degli utenti. I vantaggi del marketing digitale sono
- targeting preciso,
- costi più contenuti rispetto ai media tradizionali,
- misurabilità dei risultati
- personalizzazione dell’esperienza utente.
Tuttavia, la concorrenza è elevata e richiede aggiornamenti continui sulle nuove tecnologie e trend.
Qual è quindi il nuovo paradigma?
Quando parliamo di marketing, devi sempre essere pronto ai cambiamenti, che possono essere repentini, e questo – i miei clienti lo sanno bene!
Oggi, infatti, parliamo di marketing 5.0, un concetto introdotto da Philip Kotler nel suo libro Marketing 5.0: Technology for Humanity e portato avanti nelle strategie attuali. Questa nuova visione si basa sull’idea di integrare tecnologie avanzate con un approccio antropocentrico per creare esperienze personalizzate e significative per i consumatori. Naturalmente questo nuovo paradigma non elimina i vecchi, ma ne prende il meglio e li abbina alle tecnologie moderne e alle visioni più avveniristiche oltre che a “creare sempre più abiti sartoriali”
Tra le principali caratteristiche di questo approccio troviamo sempre più interconnettività tra le tecnologie avanzate che sfruttano strumenti di AI e Big Data, un umanizzazione delle tecnologie digitali per comprendere bisogni e emozioni, strumenti di marketing predittivo grazie ai dati raccolti dalle aziende e analizzati in tempo reale dalle AI, la possibilità di personalizzazioni estreme e comunicazioni sempre più sartoriali e su misura e, un concetto molto importante, il Marketing 5.0 incoraggia le aziende a considerare il loro impatto sulla società e sull’ambiente per ottenere un sistema più sostenibile, etico e che unisca il benessere al business.
In pratica, il Marketing 5.0 è l’evoluzione del marketing digitale, che utilizza la tecnologia per migliorare il rapporto tra aziende e clienti, creando esperienze più coinvolgenti e personalizzate. Questo nuovo approccio, però, è solo la somma e l’evoluzione di tutti gli approcci precedenti, che col passare del tempo, con l’esperienza sociale e con lo studio di nuove strategie, collegate alle tecnologie ICT del periodo storico, hanno contribuito a creare un terreno fertile, e ancora inesplorato, di questo approccio molto più dinamico, che ci dà una visione molto più dinamica e immediata dei risultati di una determinata campagna, e i potenziali strumenti per capire se sta funzionando o meno.
E tu, vuoi scoprire quali strategie adeguare al tuo marketing? Vuoi scoprire come questo nuovo paradigma, può farti diventare protagonista? Se si, scrivi a info@tizianaiozzi.it per la tua sessione di coaching gratuita oppure per un appuntamento nel mio studio di Pescara a Corso Manthonè, 62 dove da circa 30 anni organizzo corsi e ho creato con Tiziana Iozzi Academy percorsi formativi indirizzati alle tue performance aziendali, al tuo benessere e al tuo business.
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