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Leadership Program

Business Coaching per gestire il cambiamento e generare Leadership

Oggi più che mai, per ripartire servono Leader capaci di innescare processi di sviluppo generativi che mettono al centro delle scelte la persona, che investono sul potere della fiducia e sul valore delle relazioni.

Che cos’è la Leadership? Un talento innato, un ruolo gerarchico, una competenza che va appresa, o uno stile?

La Leadership è la sincronizzazione di 3 elementi fondamentali:

  1. Creare il cambiamento;
  2. Guidare il cambiamento;
  3. Anticipare il cambiamento.

Ognuno di noi, nel proprio sistema aziendale, nel porsi rispetto ad una problematica e alla sua soluzione, sceglie con consapevolezza di esercitare Leadership, oppure di essere gregario della Leadership di altri.

In questo posso aiutarti con strategie e operatività: contatta info@tizianaiozzi.it o riempi il form di contatto sul sito. Per te una sessione di coaching gratuita!

LA LEADERSHIP NON È UNO STATO O UNA POSIZIONE, NON È CIÒ CHE SI È MA, È CIÒ CHE SI FA E SOPRATTUTTO COME LO SI FA.

Se si parte dall’etimologia della parola,

TO LEAD vuol dire

  • CONDURRE
  • GUIDARE

Ed ha un significato diverso da amministrare e gestire un copione che ha creato qualcun altro.

SHIP vuol dire

  • PROFESSIONE
  • CONDIZIONE

La Leadership è qualcosa che gli altri riconoscono in noi e non siamo noi a riconoscercela.

Oggi nel pieno della ripartenza essere Leader vuol dire essere costruttori di cambiamento e assumersene la responsabilità.

Come?

Generare valore potrebbe essere la parola chiave.

Creare dalla crisi il valore del cambiamento e costruire pian piano le abilità che si sperimentano per spostare l’asse della prospettiva da un’asse di TO MANAGE (essere manager), ad un’asse di TO LEAD.

Leader e Leadership: la stessa cosa?

No, il Leader è individuale, con un solo capo al comando. La Leadership è collettiva e quella che andremo ad affrontare nei dettagliatamente è la Leadership generativa.

Nella Leadership generativa, quello che conta è la squadra, guidare attraverso una visione il cambiamento di essa, ma soprattutto di assumersi la responsabilità di creare a sua volta leadership (ciò che il leader non sa fare).

Non tutti sono pronti ad affrontare il cambiamento.

Bisogna prima di tutto, imparare ad avere dimestichezza con l’incertezza e con la variante che cambia una determinata situazione. Proprio in questo 2023, anno di ripartenza per l’economia, dopo aver vissuto sulla propria pelle l’incertezza e la consapevolezza di affrontarla in due modi:

  1. Fermarsi a ragionare su tutte le cause e le motivazioni dei fallimenti che sono dietro la crisi;
  2. Gestire la complessità di ciò che può portare la crisi e costruire il cambiamento del sistema andando oltre.

Il primo step per generare Leadership è la capacità di saper mettere in discussione lo status quo (lo stato di fatto), accettare l’incertezza e saper guidare verso il cambiamento necessario.

Come?

  • Smettere di fare sempre le stesse cose;
  • Espandere i propri orizzonti;
  • Uscire dalla propria zona di confort.

 

 

Il principio della rana bollita

Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.

Il principio della rana bollita è una metafora di Noam Chomsky, per descrivere la difficoltà a staccarsi dallo status quo, l’attitudine di adattarsi e resistere al cambiamento senza reagire, se non quando ormai è troppo tardi.

La modalità sfidante della Leadership guarda oltre lo status quo, conosce l’ostacolo, lo affronta.

“I leader più capaci sono quelli che si spingono oltre le confort zone e sfidano sé stessi, affrontando gli ostacoli che incontrano lungo il percorso.”

John Maxwell (il più grande esperto di Leadership mondiale)

Come imparare a entrare nella modalità sfidante?

Esercitarsi a capire di non essere convinti di sapere tutto e di controllare tutto, c’è sempre quella variabile (soprattutto nel sistema economico) che stravolge tutto.

Ad esempio, nell’innovazione del sistema economico ad usare la tecnologia per il business: la tecnologia viene vista come l’innovazione, mentre invece è solo uno strumento, la vera innovazione è imparare ad usarla.

Per affrontare il cambiamento bisogna prima di tutto

  • Alleggerire il bagaglio di convinzioni, di resistenze e di aspettative non autentiche (growth mindset);
  • Imparare a mettersi nella dimensione “verso dove si va” e non “cosa si lascia”;
  • Allargare la prospettiva e imparare a vedere le cose da un’altra angolazione;
  • Avere l’ascolto attivo ed essere capace di recepire i feedback di ciò che succede attorno.

Ad esempio, resistere al cambiamento tecnologico durante e dopo questa Pandemia e rimanere al commercio fisico non aiuta le aziende, ma di sicuro, una volta tornati alla normalità, le aggiungerà un valore in più.

Possiamo dire che essere Leadership vuol dire anche anticipare il cambiamento e crearlo, riuscire a guidare, motivare ed ispirare tutto il proprio team (sistema aziendale, fornitori, clienti) attraverso il cambiamento.

La Leadership è a capo di una squadra e non di un gruppo di persone.

Questa differenza è ben nota a chi fa sport. Un gruppo è un insieme di persone che non hanno valori e obiettivi comuni, mentre una squadra è un team che ha il valore e la visione di un obiettivo comune.

“Un vero Leader non cerca il consenso, lo crea.”

(Martin Luther King)

Ed allora bisogna prima lavorare ed innovare sé stessi e poi il rapporto, attraverso la fiducia con gli altri.

La Leadership generativa

La Leadership generativa innesca anch’essa processi di sviluppo, ma mette al centro delle scelte le persone.

È capace di costruire strategie di lavoro basate sulle persone che, attraverso i diversi e singolari punti di visione, permettono di sviluppare:

  • servizi coerenti con i propri bisogni;
  • benessere organizzativo (motivazione ed impegno);
  • entusiasmo (attraverso la persuasione) intorno ad una visione;
  • costruzione di relazioni che generano il valore di fiducia, capaci di trasformare il problema in opportunità di crescita dei talenti.

Il benessere organizzativo, sviluppa il vero e proprio senso di appartenenza, ovvero la condivisione piena e proattiva di valori, pratiche e linguaggi.

Una Leadership funzionale non può esiste senza avere un senso di appartenenza.

“Elephant in the room” è un’espressione americana (la leadership nasce proprio in America) per indicare un problema, nella realtà aziendale, molto noto ma di cui nessuno vuole discutere. Esplicitare, condividere con tutto il team il problema è proprio l’inizio del cambiamento da avviare.

“If you are not at the table you are on the menu” – Se non sei nel tavolo, sei nel menu.

Questa espressione americana esprime proprio l’innovazione che porta a rimanere sul mercato.

Ad oggi, per esempio, non bisogna passare ad un negozio digitale perché lo fanno tutti o perché il negozio fisico è chiuso, ma investire, continuare a dare l’identità e la specificità al negozio fisico aggiungendo e innovando il proprio modo e il proprio pensiero di business.

In un’era come questa, in continuo cambiamento, ciò che fa a differenza è la spinta innovativa che si riesce a realizzare.

La Leadership deve essere allora, in grado di padroneggiare le abilità necessarie al cambiamento attraverso l’investimento in:

  • empowerment;
  • engagement;
  • influencer;

CAMBIARE significa ribaltare il pensiero ordinario del mercato, per costruire valore attraverso nuove visioni condivise, lo sviluppo di nuovi saperi e la capacità di generare nuove azioni che poi creano valore nell’azienda rispetto al sistema del mercato.

Quali sono le qualità di un buon Leader?

  • Visione e innovazione: la capacità di prevedere e determinare il cambiamento o di saperlo guidare generando valore;
  • Capacità di delegare: la capacità di trasformare il gruppo in squadra;
  • Ascolto attivo: la capacità di connessione per interpretare le situazioni e gli atteggiamenti delle persone, in modo da scegliere la situazione da seguire;
  • Forte motivazione (focus): la capacità di lavorare con impegno e orientare le scelte in funzione del risultato finale;
  • Capacità di prendersi cura degli altri: la capacità di aiutare la squadra a crescere e a tirare fuori il meglio di sé;
  • Autoconsapevolezza: la capacità di acquisizione delle proprie competenze e delle proprie abilità, ma anche delle vulnerabilità, in modo da puntare sulle prime e trovare il modo di generare valore anche delle mancanze.

È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CAPIRE CHE LA LEADERSHIP MIGLIORE NON È NÉ MASCHILE NÉ FEMMINILE, BENSÌ UNA LEADERSHIP GENERATIVA.

Leadership adattiva

La Leadership adattiva deve avere la capacità di innescare e gestire il cambiamento, avere l’abilità di costruire ed orientare la squadra verso la visione condivisa.

Avere la consapevolezza e l’agilità organizzativa, necessaria ad affrontare l’incertezza e i cambiamenti, saper trasformare la crisi in opportunità di cambiamento.

Saper costruire il processo di adattamento, indispensabile per trasformare le organizzazioni e guidare il cambiamento.

Di cosa ha bisogno la Leadership adattiva?

La Leadership adattiva si sperimenta e si esercita su:

  • L’intelligenza emotiva;
  • La crescita;
  • L’agilità;
  • L’autorevolezza;
  • L’assertività;
  • La cultura organizzativa.

Essere Leadership adattivi, non vuol dire adattarsi, ma essere agili e reattivi al mutamento (consapevolezza), investire nella crescita e nella conoscenza (lifelonglearning), avere coraggio, umiltà e saper fare squadra.

“Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa, da quella cosa impara”
(Gandhi)

Riconoscere qual è la cosa migliore che un’altra persona possiede, grande o piccola che sia, dà la capacità di assorbire e migliorare sempre sé stessi e il proprio team.

E tu vuoi imparare la differenza tra Leader e Leadership?

Sei pront@ ad affrontare questo cambiamento?

Come può il business coaching gestire il cambiamento per generare leadership?

Questo è un argomento molto caldo per coach e professionisti del settore come me che nel tempo ho cominciato a seguire i video su YouTube e ho seguito tutto quello che era il messaggio di Antonio Panico di BCI – Business Coaching Italia e ho scoperto che c’era l’Accademia.

Non mi sono fatta scappare l’occasione di iscrivermi e devo dire che tutto quello che erano le mie attese, le mie aspettative rispetto a frequentare la Business Coaching Academy sono state attese al punto che in meno di sei mesi di applicazione di processi, di protocolli e di cruscotti ho avuto risultati: andando a verificare il mio piano di bilancio già siamo al 20% in più di fatturato e quindi significa che è auspicabile che a fine anno avrò fatto almeno il 40% in più; questo grazie al suo metodo e a tutto quello che ci trasferisce con la Business Coaching Academy.

Ogni weekend in presenza ha fatto la differenza, nelle modalità, per i coach, i Senior coach che affiancano Antonio Panico: quindi i business plan, i protocolli per selezionare le risorse umane, i protocolli di vendita, qualcosa di estremamente utile e strategico che aiuta le imprese e i professionisti a prosperare.

A questo punto che dire? Business Coaching Academy la rifarei perché è stata la scelta più vincente della mia vita professionale.

Perché non prenderti 10 minuti per scoprire come iniziare a migliorare la tua azienda e investire concretamente nella tua formazione?

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Verifica quanto è efficiente la tua organizzazione aziendale e prendi consapevolezza dei punti critici. Un piccolo passo per un grande cambiamento!

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  • per trasformare i tuoi sogni in realtà,
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  • velocizzare
  • comprendere cosa è più strategico per TE
  • capire come fare per mettere in campo le strategie utili

Quando nel 2018 ho scritto il mio primo libro Benessere Donna 300% come life coach e facilitatrice del Benessere e ho ideato il “METODO 3E: TRIPLICA IL TUO POTERE PERSONALE CON EFFICACIA, EFFICIENZA, ENERGIA” pensavo proprio a come fare per aiutare i coachee e semplificar loro la vita. Ho ideato un metodo semplice e pratico per aiutare prevalentemente le donne che desiderano “trovare la rotta”. E non è tutto!

Se non lo hai ancora letto:

Benessere Donna 300% | Facebook e qui puoi contattarmi in privato e ti invierò copia del libro.

Ma torniamo alla leadership e andiamo verso l’efficacia, l’efficienza e l’energia e chiediamoci: “Quali sono i vantaggi di ricorrere alla leadership e come si integra con il metodo delle 3E e favorisce il successo del tuo business?”

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